27 agosto 2008
Detective privati per ‘studiare’ i figli
Sempre più genitori si rivolgono agli investigatori: spaventano droga e alcol
La MADRE si agita sulla sedia davanti all’investigatore privato: «Voglio sapere cosa fa mio figlio quando esce di casa». La frase classica. «Le indagini sui figli, spiega Alberto Paoletti, titolare della ‘Informark’ e presidente regionale della Federpol, sono una cosa seria, non si fanno per curiosità. E’ un lavoro di equipe che noi svolgiamo con lo psicologo o la neuropsichiatra infantile e molto spesso con un legale. Il lavoro delle agenzie investigative spesso segue l’evoluzione o l’involuzione della società e le richieste di intervento alla nostra agenzia nascono quasi sempre da una situazione familiare difficile, da un taglio netto alla comunicazione tra genitori, per lo più separati, e i figli. Per la maggior parte sono le madri che ci contattano anche all’insaputa del coniuge. Molto spesso, comunque, i motivi di ansia sono reali e infatti quasi sempre troviamo qualcosa che non va nei figli: hanno cioè comportamenti devianti. Abbiamo avuto il caso tristissimo di una ragazzina diciassettenne che il venerdì e il sabato usciva di casa, saltava su un treno e andava a Bologna per accompagnarsi con uomini maturi in griffati». cambio di denaro con cui poi si comprava indumenti
TERRIBILE.«Molto più diffuso e altrettanto preoccupante è l’abuso di alcol e di droga da parte di minorenni, adesso quasi in numero pari tra maschi e femmine. Purtroppo questo fenomeno di affermazione della propria personalità assolutamente autodistruttivo è diffusissimo specie nell’ambiente del ceto medio-alto fiorentino. Ma c’è anche chi scappa di casa semplicemente per andare a lavorare in qualche centro estivo, per sottolineare la propria indipendenza dalla famiglia. C’è chi se ne esce di sera e va a fare graffiti in bilico tra pali e transenne lungo la ferrovia. C’è chi si fa affascinare da qualche sedicente santone e si avvicina a sette più o meno segrete».
E il prezzo per scoprire l’amara verità? «E’ quasi fisso: 50 euro l’ora più le spese, ma di solito si fissa prima un budget con il committente».
LUCERNA 2000 è una agenzia investigativa in mano a Donato Ioanna, un esperto maresciallo dell’Arma dei carabinieri in pensione e a suo figlio Davide. «Abbiamo diverse richieste di controlli sui figli minori da parte di almeno uno dei genitori. Ma abbiamo avuto anche casi di figli che ci hanno chiesto di controllare il padre anziano magari perché vedevano in pericolo il patrimonio familiare. In effetti, uno di questi era un arzillo vecchietto che dilapidava i soldi al gioco in maniera sistematica. Per quando riguarda i minorenni da controllare direi che dallo ‘sballo del sabato sera’ siamo passati allo ‘sballo come regola’. E quando ai genitori che già ne avevano il sospetto, comunichiamo il risultato documentato della nostra investigazione si stupiscono e guardano ai figli come se avessero una doppia personalità».
«Dalla provincia, dove sopravvivono antiche credenze popolari, ci arrivano poi diverse richieste legate al pericolo delle ‘sette’. E spesso la paura dei genitori ha fondamento. Abbiamo avuto, tra i casi trattati, anche un minore di ottima famiglia che si stava pericolosamente avvicinando all’ambiente dell’eversione. Fino a sfiorarla».
Amadore Agostini
CASI CLASSICI Dai matrimoni al gioco d’azzardo Ma si arriva anche alle sette sataniche |
L’ESPERTO SONO 54 LE AGENZIE INVESTIGATIVE IN PROVINCIA. I LIMITI SUI CONTROLLI DEI GIOVANI
«Ma è vietato spiare la loro posta elettronica»
LE AGENZIE investigative in provincia di Firenze sono 54 e sono registrati 278 collaboratori in totale. Nel corso del 2006/2007 sono state tutte controllate dalla polizia amministrativa diretta da Aurelio Iacopino, primo dirigente della questura. Il suo ufficio ha chiesto alla prefettura, e ottenuto, la revoca di 5 licenze per irregolarità. «Le licenze – spiega – sono di due tipi: quella investigativa ‘generale’ e quella relativa alle indagini finalizzate alla raccolta di prove da far valere nel processo penale. I titolari poi devono avere un registro che deve contenere i nominativi dei clienti identificati con documento, genere dell’incarico, il compenso pattuito e quello riscosso e infine l’esito dell’investigazione. Deve poi esporre licenze e tariffe e tenere aggiornato l’elenco dei collaboratori di cui il titolare si avvale».
«Fino a qualche mese fa poi – aggiungono all’ufficio di poilizia amministrativa – l’investigatore doveva essere in grado di giustificare con valido motivo se si trovava ad operare fuori dall’ambito provinciale.
Adesso in virtù di una sentenza della corte di giustizia europea, non è più così. Ma limiti esistono ancora». L’avvocato Salvatore Frattallone (www.frattallone.it) è consulente giuridico della Federpol, la più importante e rappresentativa associazione di categoria degli investigatori privati guidata da Genuraio Pellegrino di Torino. «Il problema del controllo sui figli è ampio e di non facile soluzione. Quali sono i limiti dello ‘ius corrigendi’? Se tengo il figlio in casa per una mancanza grave, lo punisco o lo sequestro? Se lo sculaccio lo educo o lo maltratto? E ancora, se il figlio o la figlia sono maggiorenni perdo del tutto il potere-domanda di vigilanza. La giurisprudenza ritiene oggi che per i genitori è lecito verificare la crescita equilibrata dei figli, magari anche con una ‘osservazione ravvicinata’ da parte degli investigatori purchè, per quanto invasiva, non sfoci in un uso intollerabile. Questo, per i figli maggiorenni è valido ancor più se convivente. Ci sono dunque interessi legittimi da tutelare da parte dei genitoria anche in
caso di figli maggiorenni. Esmpi: per tutelare l’integrità del patrimonio familiare, per escludere che frequenti sodalizi criminali o sette (in questo caso si configura il reato di circonvenzione d’incapace o addirittura di estorsione nei confronti di chi ha ‘abbindolato’ il figlio).
IL PADRE non può pedinare suo figlio perchè il privato non ha potere d’indagine, però può rivolgersi anche a un legale che poi affida le investigazioni difensive preventive a una agenzia. Ad esempio per la ‘tutela del buon nome familiare. I genitori possono anche avvalersi di un grafologo, tramite il legale, per l’analisi della scrittura che può servire a scoprire eventuali devianze. Difficilmente potrà frugare nella posta elettronica della prole, mettere un gps sulla loro auto, nascondere un miniregistratore in camera».
Am ag
L’INTERVISTA
La neuropsichiatria:
«Gli adolescenti
tra onnipotenza
e irresponsabilità»
LA DOTTORESSA Gloria Vannini è neuropsichiatria infantile e si occupa della psicologia dell’età evolutiva. E’ stata anche giudice onorario presso il tribunale dei minori di Firenze. Collabora spesso con agenzie di investigazione per quanto riguarda i casi di minori. «In generale si può dire che c’è mancanza di dialogo, ma anche una organizzazione sociale che tende a rendere autonomi presto. Fra i 12 e i 18 anni è l’età critica perché gli adolescenti non maturano l’acquisizione di responsabilità di fronte alla legge. La scuola dovrebbe informarli, vale a dire che dovrebbe esistere una sinergia tra genitori e agenzie sociali in grado di fornire questa consapevolezza; invece i genitori si trovano da soli e cade la comunicazione. I genitori si sentono dire ‘tutti fanno così’ e non sanno come controbattere.
TRA GLI ADOLESCENTI ora, tanto maschi quanto femmine, nel periodo che ho già definitio a rischio, ilo comportamento devianre porta soprattutto a uno stato di stordimento. Il senso di onnipotenza adolescenziale li porta alla fantasia di poter fare ogni cosa, così mescolano superalcolici e spinelli e si stordiscono per non pensare. Per non sentire. C’è malessere nella famiglia italiana e loro, i ragazzi, sono la spia. Fanno fatica ad accettare le dinamiche di questa società. Nell’intervento con questi ragazzi occorre facilitare l’acquisizione dell’autonomia personale che loro desiderano, e successivamente accettano di comprendere le dinamiche più complesse che li circondano. E quello che li ha fatti soffrire prima, quello che non hanno voluto ‘sentire’ in precedenza perché causa di ansia e depressione, è il motivo per cui si osno tuffati nell’alcol e nella droga».
am ag