2 febbraio 1996 (FEDERPOL NOTIZIE)


All’università di Firenze
Giallo in facoltà
gli studenti indagano


Simulato da un investigatore un caso di spionaggio industriale alla facoltà di Economia durante un seminario di studi sui reati penali contro l’impresa.

Un contributo all’approfondimento dell’attività di investigazione privata rivolta soprattutto ai crimini finanziari ed economici è venuto dall’Associazione Internazionale Studenti in Scienze Economiche e Commerciali (AISEC), presso la facoltà di Economia di Firenze, cha hanno richiesto al collega Alberto Paoletti, dell’istituto Informark di Firenze di ideare ed organizzare un incontro di studio su questa materia.
Il seminario doveva servire ad analizzare sia le problematiche afferenti i rischi di carattere penale che i soggetti d’impresa possono incontrare nel corso dell’attività aziendale, che i principali mezzi di tutela e le metodologie investigative private attraverso le quali i dirigenti di azienda possono acquisire informazioni di carattere finanziario, patrimoniale e di sicurezza.
L’iniziativa è stata articolata in tre sessioni, presiedute dal Professor Aldo Bompani (docente di Economia, Intermediari finanziari, Università di Firenze).
Nel primo incontro, tenutosi nel dicembre ’95 nell’Aula Magna della Facoltà di Economia di Firenze, sono stati approfonditi i più significativi reati contro l’impresa che talvolta coinvolgono la vita aziendale. Questo l’ordine dei lavori. L’avvocato Alessandro Traversi, docente di Diritto Penale Commerciale, ha trattato il tema “I reati contro l’impresa”. L’investigatore Alberto Paoletti, ha parlato su “L’attività investigativa privata: limiti e spazi operativi”.
Il dottor Gerri Martinuzzi, direttore dell’Ufficio Provinciale Industria Commercio e Artigianato di Firenze e Pistoia, ha affrontato il tema della “Tutela del marchio, dei brevetti e dei modelli industriali” & Perani ha svolto una relazione su “Consulenza legale e strategia nella lotta alla contraffazione”, mentre il ragionier Gianni Ridi, funzionario della EDP Auditing ha parlato sui “mezzi di tutela contro la frode informatica e i computer crimes”
Gli studenti poi, divisi in squadre, sono stati chiamati a risolvere un caso di concorrenza sleale realmente avvenuto, ma “rivisitato” per motivi di privacy. La squadra che per prima ha individuato la soluzione alla fine del seminario ha ricevuto un riconoscimento per l’intuito investigativo dimostrato. L’intento dell’indagine pratica svolta dagli studenti era quello di far entrare, attraverso l’analisi di una case-history, i futuri managers e professionisti nel mondo dell’investigazione privata, a dimostrazione dell’importanza del ruolo che l’investigatore finanziario può avere nella lotta contro frodi, corruzione, contraffazione e truffe patrimoniali. Gli studenti sono stati messi in guardia da certi pseudo-corsi di formazione che; a fronte di costi esorbitanti, forniscono superficiali e approssimative nozioni, creando false aspettative.
L’incontro conclusivo verteva sul tema “Il processo penale dalle indagini alla sentenza” e in particolare puntava a ricostruire i passaggi logici e cronologici dal verificarsi di un fatto illecito, penalmente rilevante, alla celebrazione del processo.
Hanno dato il loro contributo il dottor Ubaldo Nannucci, procuratore della Repubblica, Pretura circondariale di Firenze con la relazione “Il ruolo del Pubblico Ministero”; il dottor Giuseppe Soresina, Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, che ha parlato sul tema “Il ruolo del giudice”; infine l’avvocato Eraldo Stefani, del foro fiorentino, che ha affrontato “Il ruolo del difensore”.
Questo seminario vuole riallacciarsi all’attività di formazione nel settore dell’investigazione privata che ha visto svolgersi una serie di convegni e seminari, dal 1988 in poi, soprattutto a Firenze e Roma., su iniziativa della Federpol, sul ruolo dell’investigatore privato nel nuovo processo penale, quale protagonista dell’indagine difensiva.