19 dicembre 2008
INTESA CON IL GARANTE E GLI AVVOCATI
Investigtori privati e privacy
Il primo codice deontologico contro le indagini illecite
E’ NATO a Firenze il primo Codice deontologico per investigatori privati approvato dal Garante per la protezione dei dati personali e in vigore dal primo gennaio 2009. Uno dei principali estensori del documento, nato per il trattamento dei dati personali effettuato per svolgere investigazioni difensive, è il presidente regionale della Federpol, l’associazione degli investigatori privati, il fiorentino Alberto Paoletti. Il Codice, primo in Europa, costituisce un importante risultato della collaborazione tra investigatori privati, Avvocatura e Garante della privacy. A presentarlo, ieri a Roma, è stato il presidente dell’organismo di garanzia Francesco Pizzetti, secondo il quale tale normativa «garantisce una minore disparità fra le posizioni di accusa e difesa». Pizzetti ha fatto l’esempio della «possibilità riconosciuta da avvocati e 007 privati di acquistare i dati di traffico telefonico», pur applicando «precise misure di sicurezza» anche nella loro conservazione. Per il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, il documento «risolve un dilemma importante: coordinare il diritto di difesa, che postula per l’avvocato la possibilità di raccogliere ogni dato utile alla difesa del proprio assistito, con i diritti relativi ai dati personali della controparte e dei terzi».
Paoletti ha sottolineato l’importanza del Codice: «Il numero crescente degli investigatori, l’evolversi della professione, le diversificate aree di intervento in ambito civile, penale, finanziario e internazionale, e la frammentarietà delle varie norme che regolano la professione, hanno reso necessario la formulazione di un Codice deontologico che la Federpol si dette in maniera autonoma sin dal 1999 per tentare di arginare abusi ed indagini illecite». Per Genuario Pellegrino, presidente della Federpol, «il Codice presuppone tre diversi momenti di attenzione: l’etica (coscienza e morale), il diritto (rispetto delle leggi) e la prassi investigativa (comportamenti ripetuti e costanti della pratica informativa, investigativa e di sicurezza)».